Premessa pedagogica e tipologia del servizio

SEZIONE PRIMAVERA

La sezione Primavera è “il luogo dell’incontro tra la pedagogia del nido centrata sulla cura, la relazione e quella della scuola dell’infanzia caratterizzata da alfabeti, linguaggi, apprendimenti per superare una visione stereotipata e “meticciare” le due prospettive” (Loretta Lega).

La sezione Primavera, inserita all’interno della scuola dell’infanzia, è un servizio educativo dedicato ad accogliere bambini dai 24 ai 36 mesi, ed ha come finalità quella di proporsi come luogo di incontro e convivenza tra gli adulti ed i bambini, affinché si risponda all’esigenza di accoglienza dei  bisogni delle famiglie e dei loro figli. 

Nasce dall’idea di dare alla fortissima domanda sociale delle famiglie, con bambini in tale fascia di età, una risposta alternativa e radicalmente diversa dall’anticipo alla scuola dell’infanzia, che tenga conto in primo luogo di ritmi, tempi e diritti dei bambini. 

La nostra idea di scuola, come sosteneva Dewey, è il luogo della sperimentazione, dei laboratori e dell’apprendere facendo, dove si ha l’idea di un bambino attivamente partecipe al suo processo di crescita e di apprendimento. In questo modo cambia anche il centro del lavoro educativo: non più il maestro al centro ma il bambino. L’educatore assume un ruolo di cura e di “regia”, predisponendo l’ambiente in maniera ottimale per favorire la maggiore libertà di movimento del bambino. La sezione deve diventare il luogo in cui esercitare con serenità la progressiva autonomia del bambino. 

Ogni bambino, infatti, in condizione di sicurezza affettiva è in grado di interessarsi al mondo esterno ed è capace di agire il suo interesse e di conoscere attraverso l’osservazione, l’esplorazione, la progettazione e l’azione. 

Seguendo il processo di sviluppo e rispettando i ritmi naturali delle fasi di crescita, tutte le attività vengono proposte in forma ludica, essendo il gioco la principale attività del bambino. 

Il gioco, infatti, è un aspetto essenziale nella vita del bambino; un’attività spontanea e di esplorazione libera dalla quale si trae piacere, soddisfazione e divertimento.L’adulto, in questa ottica, ha il compito di predisporre l’ambiente affinché attraverso il gioco il bambino:

  • Impara e rafforza le proprie capacità comunicative;
  • Prende coscienza delle regole ed impara ad usarle, a comprenderne il significato e la necessità del ricorso ad esse;
  • instaura uno scambio particolarmente fecondo con la realtà esterna e con gli altri individui; si crea, in modo spontaneo e gioioso, una trasmissione di conoscenze, competenze, tecniche e abilità;
  • sviluppa la capacità di gestire e dominare le proprie emozioni;
  • impara a programmare e a fare progetti; a conoscere la realtà esterna e a relazionarsi con essa, a dotare di senso e significati il mondo che lo circonda;
  • sviluppa la propria creatività.