Progetto laboratoriale Lingua Inglese
In una realtà multiculturale quale quella attuale, l’apprendimento della lingua inglese costituisce per il bambino un’esperienza fondamentale che favorisce la conoscenza ed il rispetto di culture e popoli diversi dal proprio.
In modo particolare i bambini della scuola dell’infanzia, che hanno già acquisito le principali strutture linguistiche, sono particolarmente predisposti all’apprendimento di una lingua straniera e, nello specifico, della lingua inglese.
Per tale ragione il percorso formativo deve offrire loro la possibilità di fare esperienze diverse ed il più possibile coinvolgenti, da un punto di vista affettivo, motivanti e che li portino ad esprimersi e comunicare in modo naturale.
Progetto laboratoriale musicale
Sin dal grembo materno, l’orecchio del bambino, è costantemente sollecitato, dal suono delle parole della mamma, dal sottofondo continuo del ritmo del battito cardiaco, dal suono che produce il flusso del liquido amniotico. Nei primi anni di vita, poi, i bambini esprimono il loro mondo interiore, la propria affettività, la propria emotività attraverso i suoni, e la loro affettività, viceversa, può essere influenzata positivamente dalla musica.
Una ninna nanna cantata dai genitori può avere un effetto rilassante e distensivo; una filastrocca divertente canticchiata in falsetto ha il potere di far sorridere! Quando il bambino entra nel mondo della scuola, e in particolare nel grado preparatorio (fascia 3/6 anni), la musica diventa uno strumento necessario e indispensabile: la scuola dell’infanzia è, infatti, luogo di narrazione di forme e di significati, che consente di integrare cultura ed esperienza, concetto e situazione. Tutto parte dal gioco, dalla dimensione ludica, per rinforzare le capacità di attenzione dei bambini, per creare rapporti basati sull’empatia.
Il far musica a scuola, con la voce, con gli strumenti, con i mezzi a disposizione, permette ai bambini di esplorare la propria emotività, di scoprire la dimensione interiore e quindi di sviluppare e affinare la propria affettività. L’ascolto e la riproduzione di suoni, di melodie e canzoni e un approccio adeguato alla musicalità permette al bambino di attivare processi di apprendimento multifunzionali, a vari livelli: dalla risposta senso-motoria, fino al linguaggio simbolico ed astratto, lungo l’intera gamma delle modalità conoscitive. La musica è una forma comunicativa complessa e “globale”: essa racchiude e veicola un’infinità di significati perché è strettamente legata all’immaginazione e al pensiero, alla corporeità, alla motricità, pertanto collegata con tutta la sfera esistenziale dell’uomo. Qui risiede la sua forza e la sua importanza educativa: attraverso l’esperienza musicale si possono infatti sviluppare competenze corporee, motorie e percettive, come ad esempio la possibilità di conoscere e utilizzare al meglio le proprie capacità sensoriali; competenze affettive e relazionali, come ad esempio la capacità di maturare sicurezza interiore, di ascoltare e interpretare le emozioni dell’altro, di accettare il diverso, di porsi in relazione con il gruppo, di interiorizzare comportamenti civilmente e socialmente responsabili. Non solo: si può favorire lo sviluppo di competenze espressive, comunicative e creative, come la capacità di esprimersi e comunicare con i diversi linguaggi non verbali.
Attraverso la musica si possono sviluppare anche competenze cognitive, come il potenziamento, in particolare, delle capacità di analisi e di sintesi, di problematizzare, argomentare, valutare e applicare regole. L’espressione musicale, come disciplina scolastica valorizza una fondamentale capacità: quella che consente una maggiore comprensione della realtà che ci circonda e dei vissuti personali. La musica affina la sfera emotiva e avvicina i bambini ad una forma d’arte immersiva a 360°; aiuta a sviluppare il senso del ritmo, del linguaggio e della coordinazione; è uno strumento che incentiva l’aggregazione tra bambini, favorendo la condivisione di un momento comune; aiuta a rilassare le tensioni.
Educazione motoria
L’educazione motoria nella Scuola dell’Infanzia mira a sviluppare le capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. Mira anche a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare con fantasia e creatività.
Qual è l’importanza di imparare a usare il proprio corpo?
L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, e sperimentando potenzialità e limiti della propria fisicità, è possibile sviluppare allo stesso tempo la consapevolezza dei rischi dei movimenti incontrollati.
Il corpo ha potenzialità comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.
Gli obiettivi della motricità a Scuola
- Educare a un corretto e sano sviluppo psicofisico.
- Favorire l’acquisizione dell’autonomia, dell’autostima e della capacità di collaborazione.
- Favorire la consapevolezza della propria corporeità e la coordinazione motoria.
- Incentivare lo sviluppo dell’equilibrio psicofisico.
- Sviluppare la capacità di affrontare le difficoltà e la consapevolezza delle proprie possibilità.
- Determinare un corretto approccio alla competizione.
- Soddisfare le esigenze di gioco e di movimento in un clima collaborativo cooperativo.