
24 febbraio 2021, esattamente un anno fa, chiudevano l’Italia
“Chi si vuole bene, può mantenere una distanza: baci e abbracci adesso no, ma parole in abbondanza. Le parole sono doni, sono semi da mandare, perché sono semi buoni, a chi noi vogliamo amare. Io, tu, e tutta la gente, con prudenza e attenzione, batteremo certamente l’antipatico birbone. E magari, quando avremo superato questa prova, tutti insieme impareremo una vita saggia e nuova.”
Roberto Piumini
Il 24 febbraio 2021, esattamente un anno fa, il Governo Italiano chiudeva i battenti della nostra nazione.
Ogni casa si raccoglieva tra le proprie mura, tra i propri affetti, stravolgendo il quotidiano con la speranza che l’immobilità piombata, tra capo e collo, potesse finire presto. D’un tratto ci siamo ritrovati ad abbandonare, lavoro, divertimento, affetti, vicinanza fisica, baci e abbracci, lasciando che la distanza prendesse il sopravvento.
Unici sentimenti consentiti: impotenza, incertezza e paura.
Nel nostro piccolo abbiamo chiuso le porte della nostra scuola, senza salutare i nostri bimbi, che sono la ragione di ogni nostro giorno, senza poter loro spiegare che questo allontanamento forzato sarebbe, forse, finito presto. Blackout! Senza diritto di replica!
Abbiamo coltivato la distanza con i mezzi a nostra disposizione, pur consapevoli che gli strumenti adottati, potessero solo in parte colmare una situazione piuttosto surreale.
Ci siamo armate di tanta pazienza, in attesa che le macerie lasciate dal passaggio di questo grosso uragano potessero essere da noi raccolte. Così il tempo è passato e, finalmente, il mese di giugno ci ha restituito, solo in parte, un po’ della nostra quotidianità ma soprattutto ci ha restituito i NOSTRI BAMBINI. Abbiamo riaperto con coraggio e tanta voglia di rivederci, abbiamo trascorso insieme un intero centro estivo. Ci siamo augurati buone vacanze, per poi ritrovarci a settembre.
Abbiamo aperto il 3 settembre armate di mascherina, gel igienizzante, protocollo anti Covid, numeri per contattare ATS e macchine all’ozono, equipaggiate di grinta per far in modo di non chiudere.
Oggi, dopo un anno esatto è ancora il 24 febbraio.
Ci siamo svegliati tutti scaldati da un bel sole, l’aria sa di primavera e il silenzio di un tempo è sostituito dalle voci chiassose dei nostri bimbi che in cortile giocano a rincorrersi.
SIAMO A SCUOLA TUTTI INSIEME e non ci par vero….
Siamo ancora in guerra, purtroppo, ma già essere giunte fino a qui, garantendo ogni singolo giorno insieme, è per noi un a piccola, grande VITTORIA!
#AVANTITUTTA
Alessia e lo staff della Scuola dell’infanzia Porraneo