Non è la carne e il sangue, ma è il cuore che ci rende padre e figli

Dell’importanza del ruolo materno ne hanno parlato e scritto moltissimo, evidenziando in maniera quasi comune come il primo rapporto d’amore che il bambino instaura nella sua vita sia proprio quello con la sua mamma e da questo primo rapporto d’amore egli costruirà nella sua mente la struttura per i prossimi rapporti che avrà. Il ruolo del papà, invece, è spesso tenuto in disparte: se ne parla poco, mentre è anch’esso un forte collante nella costruzione della personalità del bambino e nella costruzione del suo patrimonio affettivo.

Il Ruolo del papà nella vita del bambino

Il nuovo modello paterno, permette che oggi i bambini abbiano maggiore dialogo con i propri padri e maggiori opportunità di crescita e di confronto, rispetto agli anni passati dove il papà era soltanto colui che lavorava fuori casa e dava le regole, curandosi poco della sfera emotiva dei propri figli. Se il ruolo materno serve a dare valore affettivo nella sfera psichica del bambino, il ruolo paterno lavora molto sull’area ludica, incoraggia le attività di gioco e si pone come ponte nella diade del rapporto madre – bambino.

L’emersione del ruolo paterno contribuisce a formare nel bambino il senso di sicurezza nelle proprie capacità di essere e di stare al mondo, presupposto per un’equilibrata autostima.

Il ruolo del padre, inoltre, è molto influente nella scelta del partner da parte delle figlie e determinerà il loro concetto di amore nelle relazioni interpersonali.

Ben vengano perciò, oggi più che mai, i padri presenti tanto quanto le madri, in un momento storico di confronto e condivisione come lo è il nostro.

È da giorni che penso alle parole adatte per dare giustizia a questo giorno. Io del mio papà ricordo un uomo gigantesco che mi stritolava in un abbraccio, un gran lavoratore che spariva per tutta la giornata dietro al bancone del suo adorato negozio. Ricordo il suo grandissimo senso del dovere, il suo profondo e autentico senso dell’amicizia, le sue poche parole e la sua fatica nel dirmi di no di fronte alle mie richieste. Ricordo i pomeriggi al cinema, le domeniche allo stadio e i giorni in cui arrivava in ritardo a prendermi a scuola. Ricordo il suono della sua risata grassa in compagnia. Il papà per ogni figlia è il primo uomo della propria vita e da lì non si scappa!!!

Ogni giorno, da tantissimo tempo, vivo di riflesso, i rapporti che i papà hanno con i propri piccoli e non manco mai di dire, in qualsiasi occasione me lo consenta, come sia fondamentale trascorrere del tempo insieme. Non è importante la quantità ma è imprescindibile la qualità, perché essa risulta “benzina” per l’anima di ogni figlio. “Benzina” fatta di gesti, di profumi, di atteggiamenti, di giochi, di riflessioni condivise sulla vita, di paure, di protezione e di fiducia indiscutibile.

Sensazioni e sentimenti vissute con la concretezza che un giorno, tutto il tempo trascorso insieme, venga utilizzato come la base per la costruzione della vita che ogni figlio inesorabilmente e per fortuna si costituirà. A voi, che ogni giorno contribuite alla crescita dei vostri piccoli, voglio dire che non c’è altra figura al mondo che possa trasmettere loro la forza, la presenza e la protezione come quella del proprio papà.

Vivete bene questo tempo che vi è stato concesso perché sarà per i vostri figli terreno fertile sul quale costruire grandi cose.

Trasmettete coraggio, volontà, amorevolezza, capacità di cadere e di rialzarsi, caparbietà e consapevolezza e i vostri bambini ve ne saranno grati per tutto il resto della loro esistenza perché, grazie a tutto ciò, saranno sicuramente delle persone migliori.

Per il secondo anno è “La festa del Papà” senza scuola. Abbiamo cercato di renderla speciale a modo nostro, affinché possiate sentire anche a distanza, il valore che la rappresenta.

Con tutto il cuore vi auguro che sia, ancora una volta, messa nella scatola dei ricordi: quelli che fanno bene all’anima.

“Il più grande dono che abbia mai ricevuto è stato averti come padre”.

Tanti auguri di buona festa del papà!”

Alessia