Dove c’è più sacrificio, c’è più generosità.

È giovedì 5 marzo e il presidente della nostra regione, Attilio Fontana, decide verso mezzogiorno, di aggiungere una punta di nero all’arancione: colore attuale della Lombardia. E così mescolando velocemente tutto diventa, in un batter di ciglia, più scuro e più fermo. Ancora una volta senza diritto di replica!

I colori che ogni giorno, nella normalità, colorano la nostra vita di infinite sfumature, di questo periodo, diventano sempre più spesso sinonimo di immobilità, impossibilità di scelta e di mancanza di parole adeguate per spiegare, come nel nostro caso ai nostri bambini, che ancora una volta, dobbiamo tornare indietro senza passare da VIA!!!

Ci avevano promesso che non ci avrebbero avvertititi, di possibili cambiamenti, all’ultimo momento e invece…. Ancora una volta, non hanno mantenuto la parola!!

E così noi ci troviamo davanti ai nostri piccoli (questa volta per fortuna) a rispondere al perché infrangiamo l’ennesima promessa. Loro ci ricordano sempre che: “una promessa è una promessa!!” e come tale bisogna prendersi sempre la responsabilità di mantenerla.

Non potrò mai dimenticare, al momento del mio annuncio, il loro: ”NOOOOO!!!” detto all’unisono e il loro scoramento nel dire: ”Ale, ma io a casa mi annoio, voglio stare con i miei amici!!!

Ehhhh già, come dar loro torto??!! La quotidianità di ciascun bambino è fatta di relazione, affetto, conquiste e fallimenti, tutti vissuti meglio, se si è insieme ai propri simili. Per i piccoli, Il mondo degli adulti, è senza dubbio affascinante, pieno di aspettative e desiderio ma ancora troppo lontano per poterci vivere dentro con comodità.

Risulta ancora troppo amplificato, e se da una parte scaturisce nei bambini una bella dose di curiosità, dall’altra è chiaramente troppo complesso. Quindi è giusto che venga vissuto a piccole dosi. Ed è proprio per questo che i nostri bambini rivendicano il diritto di poter vivere la scuola, per poter vivere appieno il proprio tempo.

Ma c’è la pandemia e non si può! Quindi a noi adulti spetta il compito di trasferire in loro quel concetto un po’ ostico – che nella vita ci vuole pazienza – e che non sempre “i grandi” riescono a risolvere le cose come vorrebbero.

L’unica arma che resta a noi, che facciamo questo lavoro, è di far leva sull’AMORE che ci unisce ai nostri bambini, sul senso profondo che esso rappresenta in modo da rifugiarcisi nei momenti di grande fatica. È importante ricordare che la presenza dell’amore è per noi il motore che ci farà ripartire, lasciando indietro i sentimenti di incertezza, di fatica, la non libertà di poter decidere come utilizzare il proprio tempo e la mancanza infinita e inesorabile di non poterci più avvicinare, sentendo il profumo delle persone che si amano.

L’AMORE è colorato di rosso come la Nostra Zona Rossa! Fontana ci chiede l’ultimo sacrificio prolungandoci i giorni di chiusura, cambiando di fatto il colore, ancora una volta, della nostra regione.

Noi decidiamo di pensare al rosso come il colore del cuore, come quel colore che non ci obbliga all’immobilità ma ci dà, al contrario la forza, per ritornare ad essere “liberi”.

Alessia